“Un collie che lavora usa la sua coda come timone per equilibrarsi quando gira, perciò essa serve a fargli mantenere l’equilibrio mentre, ad esempio, cambia bruscamente direzione mentre fa muovere le pecore nella direzione desiderata. È ovvio che più lunga è la coda e meglio svolgerà il suo compito.”
(Conoscere il Collie, viaggio dentro lo standard di razza, Lucio Rocco, Largo Libro editore 2023)
Abbiamo organizzato questo servizio fotografico su richiesta di Lucio Rocco, in occasione della pubblicazione del suo libro sullo standard di razza.
Lo standard vuole la coda del Collie lunga, portata bassa e con una leggera curva verso l’alto.
Hayden rappresenta molto bene questa caratteristica della razza. Siamo molto fieri che sia stato scelto come esempio per questa sua caratteristica. La sua foto si trova a pagina 141 del libro, nel capitolo 11 Coda.
Ho sempre pensato che la coda sia uno dei tratti più caratteristici della razza.
Forse ricordate, dalla mia presentazione, il cespuglio di erba della Pampa che è anche la tomba di Harold e Giselle. I pennacchi, che si muovono liberi nel vento, mi ricorderanno sempre le loro code che scodinzolano felici.
Non avevo mai pensato, però, che nella notte dei tempi, nelle Highlands, il nostro collie antenato, dopo aver messo al riparo il suo gregge ed essersi scelto un cantuccio al riparo forse dalla pioggia e dal vento ma di sicuro non dal freddo, si raggomitolava su sé stesso e usava proprio la sua coda lunga e folta per scaldarsi le zampe e il muso.
Grazie Lucio per condividere con noi il tuo immenso sapere sulla razza.
